Con fb ho visto di tutto!
Rivisto i miei vecchi amici. Alcuni li ho
frequentati con piacere e notato che sono rimasti tali e quali.
Ho visto cose che non avrei mai voluto
vedere e, per come è strutturato questo social network, è inevitabile come respirare
l'aria. Foto orribili di animali torturati, per una buona causa, dicono, per
carità, ma in realtà ho ancora nella memoria quelle orrende immagini.
Storie illustrate di forte degrado e di guerra con spargimento di sangue.
Inutile spuntare la voce “non seguire più”, perché ci sarà un altro amico che le pubblicherà.
Storie illustrate di forte degrado e di guerra con spargimento di sangue.
Inutile spuntare la voce “non seguire più”, perché ci sarà un altro amico che le pubblicherà.
Ho visto anche innumerevoli cartoline simpatiche e comiche con battute a volte un po' stupidine, cartoline con perle di saggezza, che
se lette ogni tanto sono perfette, ma lette tutti i giorni, giorno dopo giorno, assumono un sapore arrogante, saccente e
presuntuoso.
Ho imparato che i padroni dei cani, se non sono
pazzi d'amore per i loro Amici poco ci manca. Mi meraviglio che non abbiano
ancora spodestato il proprio coniuge.
Ogni giorno si leggono gli umori e le "lune" di tutti. E perché
piove e perché non piove, e perché fa caldo è perché fa troppo freddo. Chi
si lamenta tutti i giorni e non è mai contento. Quasi mai un discorso
intelligente, e se si scrive un pensiero più approfondito, rispondono che
l'argomento è troppo serio ed è meglio parlarne in altra sede. Questo fa capire presto che nei social network non si deve mai esprimere veramente la propria idea ma, come in un'osteria di paese, si lanciano stupidaggini in continuazione. Non mancano persone che invece di commentare semplicemente si
mettono a discutere e nei peggiori dei casi ad offendere.
Ogni giorno si assimilano numerose
notizie sulla vita privata di amici e conoscenti. A volte anche troppo delicate
e dolorose.
Persone che pubblicano decine e
decine di post al giorno e mi chiedo dove trovano il tempo per la loro
famiglia, il lavoro? Disattenzione verso il proprio partner e tentazioni possono distruggere anche un matrimonio.
Un altro bel argomento, il lavoro. E’ mai
possibile che si debba entrare nei social network durante l’ora di lavoro distraendosi dalle
proprie mansioni?
La cosa interessante di questo social network sono gli aggiornamenti che si possono avere con politici o alcune istituzioni che ci possono interessare ma
quelli si trovano anche nei loro blog o siti internet.
Si trovano gruppi molto interessanti di fotografia, ma anche gruppi di totale stupidità da cui mi sono dissociata immediatamente ponendomi la domanda sul livello di pensiero del popolo medio?
Si trovano gruppi molto interessanti di fotografia, ma anche gruppi di totale stupidità da cui mi sono dissociata immediatamente ponendomi la domanda sul livello di pensiero del popolo medio?
Cosa succede quando si entra in un Social Network?
E' un continuo guardare il cellulare per vedere chi
ha pubblicato, chi ha lasciato un messaggio, una chiamata in chat, si pensa di guardare solo per un
attimo ed eccoci a scorrere le pagine e il tempo vola e dopo mezz’ora ci accorgiamo
che la pasta è scotta, che intanto il negozio sotto casa ha chiuso, ma non c’è problema,
la spesa la faremo domani. Rimandiamo al giorno dopo il cambio degli armadi e
quando lo facciamo non lo facciamo con la precisione di una volta e anno dopo
anno si accumula tutto ciò che non ci serve.
Siamo in autobus e ci attacchiamo al cellulare, al supermercato in fila
alla cassa e non vediamo neanche chi c’è intorno. Ieri una ragazza, e dietro di
lei, un ragazzo, entrambi al cellulare, hanno creato una coda molto lunga, non
perché c’era molta gente ma semplicemente perché non avanzavano verso la cassa.
La situazione peggiore sono coloro che usano il cellulare in auto rallentando il traffico oltre a essere pericolosi per se stessi e per gli altri.
Un giorno ho osservato un gruppo di ragazzini, uno di fianco all’altro senza parlarsi e tutti con la testa china sul cellulare in cerca di una vita che non c’è.
La situazione peggiore sono coloro che usano il cellulare in auto rallentando il traffico oltre a essere pericolosi per se stessi e per gli altri.
Un giorno ho osservato un gruppo di ragazzini, uno di fianco all’altro senza parlarsi e tutti con la testa china sul cellulare in cerca di una vita che non c’è.
Chi leggeva molti libri rallenta la lettura fino quasi a smettere di
leggere scambiando la cultura con la spazzatura.
Inutile negarlo, i social network, di qualunque tipo
siano, creano dipendenza alterando il senso reale ed i ritmi della vita.
Una volta si raccontava ai propri amici tutto al rientro delle ferie, oggi è un continuo
dimostrare dove si è in quel istante, al ristorante, in pizzeria, passeggiate in
montagna, viaggi favolosi o al mare vicino casa.
Se non si pubblica è come se
non si avesse fatto niente, non si esistesse. Io esisto perché presento la mia
vita in internet. Poco importa il prezzo da pagare. Stress, perdita di sonno,
disordine mentale.
Alla fine quello che potrebbe essere un mezzo di comunicazione per aprirci al mondo, lentamente crea delle pareti invisibili che partono da lontano e man mano che passano i giorni e gli anni, si stringono intorno a noi con il rischio che non interagiamo più con il nostro vicino.
Alla fine quello che potrebbe essere un mezzo di comunicazione per aprirci al mondo, lentamente crea delle pareti invisibili che partono da lontano e man mano che passano i giorni e gli anni, si stringono intorno a noi con il rischio che non interagiamo più con il nostro vicino.
Il problema peggiore è che le persone non se ne accorgono e negano l’evidenza.
Giusto fare l’esperienza ma uscirne ancora di più.
O mantenere un giusto distacco ma questo non è facile.
Il problema è che con il tempo abbassa la nostra attenzione e la ricerca di situazioni più intelligenti e interessanti creando un impoverimento intellettuale.
O mantenere un giusto distacco ma questo non è facile.
Il problema è che con il tempo abbassa la nostra attenzione e la ricerca di situazioni più intelligenti e interessanti creando un impoverimento intellettuale.
Quando si smette ci si sente liberati e la vita nuovamente in mano nostra senza
giudizi, confronti e pregiudizi.
Noi e la nostra vita e quello che "scegliamo" di vedere e leggere per noi stessi.
Noi e la nostra vita e quello che "scegliamo" di vedere e leggere per noi stessi.
Cristina